Questo pezzo è apparso originariamente su ZYZZYVA n.115, primavera/estate 2019

Ho visto la fotografia di un relitto e subito ho capito che si trattava di un alveare travestito da relitto che in realtà tutti i relitti sono alveari e viceversa subito ho capito che il ponte di questo relitto era un posto dove una volta abbiamo danzato il formicolio sulla pelle per le punture d’ape che all’epoca non abbiamo riconosciuto come punture d’ape ho visto la fotografia di un relitto e ho capito che era una villa e le onde intorno erano montagne e il cielo intorno era il cielo sopra la villa ho capito che se ti avessi portato lì e avessi tirato fuori le chiavi di casa la villa sarebbe diventata d’improvviso la nostra villa e io avrei aperto la porta la porta che d’improvviso è la nostra porta e tutti quelli che hai amato sarebbero saltati fuori da dietro i mobili che loro pensano essere i mobili dentro al nostro piccolo appartamento non dentro una villa men che meno la nostra villa e non i mobili dentro un relitto o un alveare se è per questo e tutti insieme avrebbero urlato Ti amiamo! e si sarebbero guardati l’un l’altro e avrebbero parlato di te e di me e delle nostre vite come se per tutto questo tempo fossimo stati i capitani della nostra nave e le loro voci combinate sarebbero state come il mormorio di migliaia di api dentro un alveare travestito da relitto che loro pensano essere un altro dei nostri appartamenti a scomparto non una villa su una collina sotto al cielo ho visto la fotografia di un relitto e ho capito tutto questo e niente di questo e ho capito che non importa quante altre fotografie io veda sarà questa a restare proiettata sul retro delle mie palpebre che travestirò da schermo di un drive-in nel chiuderle ogni volta da adesso in poi fino all’ultima volta in cui parcheggio la macchina nella piazzola del drive-in e guardo lo schermo gigante e il relitto appare lì come un alveare e l’altoparlante agganciato al finestrino del guidatore inizia a ronzare come api mentre come sempre dal relitto emergi tu.

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Titolo originale, I saw a photograph of a shipwreck and I knew, copyright @ Denver Butson, all rights reserved.
Traduzione di Vera Linder.